La crisi energetica e più in generale dei prezzi ha portato “il mercato a essere ingiustamente accusato se la crescita economica stenta e il potere di acquisto diminuisce”. Ma “è proprio in questi momenti che occorre guardare anche alla politica di concorrenza come strumento imprescindibile affinché si creino le condizioni per consentire all’economia italiana di produrre più valore e in maniera più inclusiva”.

Appare questo il messaggio più significativo lanciato dal presidente Antitrust Roberto Rustichelli in occasione della relazione annuale. E un corollario di tale presa di posizione non poteva che essere, per quanto riguarda in particolare l’energia, il rinnovato appello a “concludere il processo di liberalizzazione entro i termini previsti, evitando ulteriori proroghe”.

Il riferimento è ovviamente al fine tutela, fissato al 1° gennaio 2023 per le microimprese (nonché per il gas) e al 10 gennaio 2024 per i domestici elettrici. L’Agcm “ha più volte ribadito che i vantaggi della liberalizzazione per i consumatori finali, anche in termini di prezzi più bassi e conseguenti risparmi, potranno pienamente dispiegarsi solo in un contesto di effettiva concorrenza tra gli operatori”, ha detto Rustichelli Al contempo, ha aggiunto, “solo se i consumatori si fanno parte consapevole e attiva nello scegliere le offerte più convenienti nel mercato si possono innescare reali dinamiche concorrenziali”. Proprio in questa prospettiva, il Garante è intervenuto “reprimendo le pratiche commerciali scorrette idonee ad ostacolare una transizione consapevole e trasparente verso il mercato libero”. In particolare, nel corso del 2021 sono stati conclusi 13 procedimenti istruttori, svolte 14 moral suasion e avviati altri 7 procedimenti, aventi ad oggetto le modalità di presentazione non complete e trasparenti delle condizioni economiche delle offerte sul mercato libero, nonché l’applicazione di oneri impropri e di costi occulti. È stato altresì avviato un procedimento istruttorio nei confronti di una serie di società fornitrici di servizi di teleselling. E su questo fronte l’Antitrust ha realizzato con Arera una “specifica campagna di comunicazione”, ha ricordato il presidente. “Una sana concorrenza non esaspera le disuguaglianze, ma offre opportunità; non remunera le rendite di posizione, ma

premia la migliore imprenditorialità del Paese”, ha rimarcato Rustichelli. Secondo cui “la concorrenza, stimolata dalla crescente sensibilità dei consumatori verso la tutela dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici, offre un’importante spinta verso una maggiore sostenibilità ambientale delle attività economiche, favorendo una ‘innovazione per la sostenibilità’ e risultando così ‘complementare’ agli obiettivi della tutela dell’ambiente”. In tale quadro, sul versante antitrust l’Agcm ha continuato a prestare attenzione alle filiere della gestione dei rifiuti urbani e, in particolare, dei servizi di avvio a recupero e riciclo.

Sempre in tema di sostenibilità, l’Antitrust ha inoltre condotto un’approfondita istruttoria nel settore delle infrastrutture per la mobilità elettrica ed ha autorizzato, senza condizioni, un’operazione di concentrazione tra la società Enel X e il gruppo Volkswagen. Sul versante della tutela del consumatore, ha concluso Rustichelli, “è poi proseguita l’attività di contrasto nei confronti di ‘green claims’ illeciti (ovvero generici, non verificabili o fuorvianti circa le caratteristiche ambientali di beni o servizi), integranti forme di ‘green-washing’ sempre più diffuse, tanto da indurre la Commissione Europea ad elaborare

recentemente una proposta di direttiva ad hoc”.

QE – 18-07-22

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